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venerdì 7 febbraio 2014

#Arte #Indomate Passioni: Galata Morente a cura di Francesca Girotto


imm. da http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/90/Rome-MuseeCapitole-GladiateurBlesse.

L’ESSERE DELLE FORTI E INDOMATE PASSIONI -
GALATA MORENTE

Sublime esempio di realismo che testimonia quanto i Greci e i Romani fossero abili, non solo nella resa ideale del corpo umano ma anche in quella veritiera e persino aspra.
E’ questa una copia romana marmorea di un originale greco proveniente dalla città di Pergamo ed è probabile che questo guerriero vinto fosse posto, insieme ad altri tre, nella stessa posa, lungo il bordo di una grande base rotonda di cui si sono ritrovate le fondamenta nella spianata davanti al santuario pergameno d’Atenea. Un gruppo scultore di grande drammaticità probabilmente commissionato tra il 230 e il 220 a.C. per celebrare le vittorie di Attalo I sui Galati, popolazione nota per i suoi valorosi guerrieri.



imm. da http://m2.paperblog.com/i/210/2104117/il-lungo-viaggio-del-galata-morente-L-Mygfpi.jpeg

Ciò che colpisce dell’esemplare di questa scultura è la verità e la trascrizione fedele dei tratti etnici del guerriero: i lineamenti rudi, i capelli irsuti, i tipici baffi, la sgraziata quadratura delle spalle e la muscolatura priva di morbidezza. Pur denotando coraggio e fierezza, sul viso è evidente il dolore dello sconfitto nel momento estremo della morte. La sobrietà ed il rigore della figura sono di un realismo di cui sono noti pochissimi esempi nella scultura ellenistica e romana.

Francesca Girotto

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