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L'8 luglio 1497 Vasco da Gama salpa da Lisbona alla volta dell'India.
L'esploratore Vasco da Gama nacque a Sines, in Portogallo, intorno al 1460. Nel 1497, fu incaricato dal re portoghese di trovare una rotta marittima verso est. Il suo successo nel farlo si è rivelato uno dei momenti più importanti nella storia della navigazione. Successivamente fece altri due viaggi in India e fu nominato viceré portoghese in India nel 1524.
L'esploratore Vasco da Gama nacque in una nobile famiglia intorno al 1460 a Sines, in Portogallo. Poco si sa della sua educazione, tranne che era il terzo figlio di Estêvão da Gama, che era comandante della fortezza di Sines nella parte sud-occidentale del Portogallo. Una volta adulto, il giovane Vasco da Gama si unì alla marina, dove gli fu insegnato come navigare.
Conosciuto come un navigatore duro e senza paura, da Gama consolidò la sua reputazione di rispettabile marinaio quando, nel 1492, il re Giovanni II di Portogallo lo spedì a sud di Lisbona e poi nella regione dell'Algarve, per impadronirsi delle navi francesi come atto di vendetta contro il governo francese per l'interruzione del trasporto marittimo portoghese.
Nel 1495 re Manuele prese il trono e riportò in auge l'intenzione di trovare una rotta commerciale diretta verso l'India. In quel tempo, il Portogallo si era affermato come uno dei più potenti paesi marittimi in Europa.
Gran parte di ciò era dovuto a Enrico il navigatore, che nella regione meridionale del paese aveva riunito una squadra di esperti mappatori, geografi e navigatori. Aveva inviato navi per esplorare la costa occidentale dell'Africa per espandere l'influenza commerciale del Portogallo. Credeva anche di poter formare un'alleanza con Prester John, che governava un impero cristiano da qualche parte in Africa. Enrico non trovò mai Prester John, ma il suo impatto sul commercio portoghese con la costa occidentale dell'Africa durante i suoi 40 anni di lavoro esplorativo fu comunque impareggiabile. Tuttavia, nonostante tutto il suo lavoro, la parte meridionale dell'Africa e ciò che si trovava ad est rimase avvolta nel mistero.
Nel 1487, una svolta importante fu fatta quando Bartolomeu Dias scoprì la punta meridionale dell'Africa e doppiò il Capo di Buona Speranza. Questo viaggio fu molto significativo: dimostrò, per la prima volta, che gli oceani Atlantico e Indiano erano collegati. Il viaggio, inoltre, rinverdì l'interesse nel cercare una rotta commerciale verso l'India.
Alla fine del 1490, tuttavia, re Manuele non stava solo pensando alle opportunità commerciali mentre puntava verso l'Oriente. In effetti, il suo slancio per trovare una rotta era guidato più che dal desiderio di ottenere basi commerciali più redditizie per il suo paese, dal desiderio di conquistare l'Islam e affermarsi come re di Gerusalemme.
Gli storici sanno poco sul perché esattamente Vasco da Gama, ancora un esploratore inesperto, fu scelto per condurre la spedizione in India nel 1497. L'8 luglio di quell'anno, salpò al comando di una squadra di quattro navi, tra cui la sua nave ammiraglia, la San Gabriele, per trovare una rotta per l'India e l'Oriente.
Per intraprendere il viaggio, da Gama puntò le sue navi verso sud, approfittando dei venti dominanti lungo la costa africana. La sua scelta di direzione fu anche un rimprovero per Cristoforo Colombo, che aveva creduto di trovare una rotta per l'India navigando verso ovest.
Dopo diversi mesi di navigazione, girò attorno al Capo di Buona Speranza e iniziò a risalire la costa orientale dell'Africa, verso le acque inesplorate dell'Oceano Indiano. A gennaio, mentre la flotta si avvicinava all'odierno Mozambico, molti membri dell'equipaggio si erano ammalati di scorbuto, costringendo la spedizione ad ancorare per riposare e rimettersi in forze per quasi un mese.
All'inizio di marzo del 1498, da Gama e il suo equipaggio calarono le loro ancore nel porto del Mozambico, una città-stato musulmana che si trovava nella periferia della costa orientale dell'Africa ed era governata da commercianti musulmani. Qui, da Gama fu respinto dal sultano dominante, che si sentì offeso dai regali modesti dell'esploratore.
All'inizio di aprile, la flotta raggiunse quella che oggi è il Kenya, prima di salpare per un viaggio di altri 23 giorni per attraversare l'Oceano Indiano. Raggiunsero Calcutta, in India, il 20 maggio. Ma la ignoranza dell'esploratore della regione, così come la sua presunzione che i residenti fossero cristiani, crearono confusione. I residenti di Calcutta erano in realtà indù, religione di cui i portoghesi non avevano mai sentito parlare.
Tuttavia, il sovrano indù locale accolse inizialmente da Gama e i suoi uomini e l'equipaggio finì per rimanere a Calcutta per tre mesi. Non tutti erano amichevoli con loro, in particolare i commercianti musulmani che chiaramente non avevano intenzione di rinunciare ai loro vantaggi commerciali in favore dei visitatori cristiani. Alla fine, da Gama e il suo equipaggio furono costretti al baratto per ottenere il lasciapassare per il ritorno a casa. Nell'agosto del 1498, da Gama e i suoi uomini tornarono in mare, iniziando il loro viaggio di ritorno in Portogallo.
Ma la tempistica del ritorno non avrebbe potuto essere peggiore: la sua partenza coincise con l'inizio di un monsone. All'inizio del 1499, diversi membri dell'equipaggio erano morti di scorbuto e, non avendo sufficienti marinai per governare la sua flotta, da Gama ordinò di bruciare una delle navi. Riuscirono a raggiungere il Portogallo solo il 10 luglio, quasi un anno intero dopo aver lasciato l'India.
In tutto, nel primo viaggio Vasco da gama percorse quasi 24.000 miglia in circa due anni e solo 54 membri dell'equipaggio sui 170 originali sono sopravvissuti.
Quando da Gama tornò a Lisbona, fu accolto come un eroe. Nel tentativo di assicurare la rotta commerciale con l'India e usurpare i commercianti musulmani, il Portogallo inviò un'altra squadra di navi, guidata da Pedro Álvares Cabral. L'equipaggio raggiunse l'India in soli sei mesi e durante il viaggio si ebbe uno scontro a fuoco con mercanti musulmani, nel quale l'equipaggio uccise 600 uomini su navi mercantili musulmane. Cosa ancora più importante per il suo paese d'origine, Cabral istituì la prima sede commerciale portoghese in India.
Nel 1502, Vasco da Gama guidò un altro viaggio in India che includeva 20 navi. Dieci delle navi erano direttamente al suo comando, con suo zio e suo nipote a comandare le altre. Sulla scia del successo di Cabral, il re incaricò da Gama di proteggere ulteriormente il dominio portoghese nella regione.
Per fare ciò, da Gama compì uno dei massacri più raccapriccianti dell'era dell'esplorazione. Lui e il suo equipaggio terrorizzarono i porti musulmani su e giù per la costa orientale africana e, ad un certo punto, incendiarono una nave musulmana di ritorno dalla Mecca, uccidendo le diverse centinaia di persone (tra cui donne e bambini) che erano a bordo. Successivamente, l'equipaggio giunse a Calcutta, dove distrussero il porto commerciale e uccisero 38 ostaggi. Da lì, si trasferirono nella città di Cochin, una città a sud di Calcutta, dove da Gama formò un'alleanza con il sovrano locale.
Alla fine, il 20 febbraio 1503, da Gama e il suo equipaggio iniziarono a tornare a casa. Raggiunsero il Portogallo l'11 ottobre di quell'anno.
Da Gama si sposò ed ebbe sei figli, ritirandosi in pensione. Mantenne comunque un contatto con re Manuele, al quale dava consigli su questioni indiane, e infine fu nominato conte di Vidigueira nel 1519. In età avanzata, dopo la morte del re, gli fu chiesto di tornare in India, nel tentativo di contrastare la crescente corruzione da parte di funzionari portoghesi nel paese. Nel 1524, re Giovanni III lo nominò viceré portoghese in India.
Nello stesso anno da Gama morì a Cochin di malaria; il suo corpo fu riportato in Portogallo e lì sepolto, nel 1538.
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