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giovedì 27 dicembre 2012

Microviaggio a Barcellona: Perpignan

Doveva essere una vacanza di 15 giorni con partenza il 22 dicembre e rientro il 5 gennaio. Il viaggio prevedeva la visita di Barcellona, valencia, Madrid e Saragozza poi rientro in Italia, ma il giorno di Natale la febbre a 40 mi ha convinta ad affrontare il viaggio di ritorno già il 26.

La notte del 22 ho soggiornato in un albergo di Pepignan il Comfort Hotel Centre de Mon a tema lunare

  

Ho dormito bene la camera era essenziale, non c'erano prodotti di cortesia nel bagno e mancava anche il sapone nel distributore, ma tutto sommato un posto degno di nota situato dentro un centro commerciale  che confina con la stazione. 
La sera un giro per Perpignan a caccia della cena, abbiamo visto una ridente cittadina agghindata con mille luci per il natale e ben illuminata che si è popolata dopo le 21.00. 

  
Bella la torre adornata e la piazzetta con l'abero di natale luminoso e sotto l'igloo con pinguini e orsi luminosi, un grande trenino per i giochi dei bimbi.

Poi la cena al Gran cafè de la Bourse, non era il locale più invitante ma sembrava tranquillo, probabilmente era in chiusura ma ci hanno servito con estrema gentilezza.
Ho preso il mix di tapas, ero troppo curiosa di provarlo, proiettata come ero in Spagna. Mi è arrivato un piattone di frittini misti gamberetti, patate, croccettine e formaggetti con salsa aioli.  L'altra cosa ordinata sono stati due spiedini di pollo veramente gustosi.


 Per tornare in albergo abbiamo fatto alcune stradine del centro probabilmente le zone più periferiche e più povere dove abbiamo visto ammassi di robe gettate ai lati della strada, passeggini, seggiole, spazzatura e stendini fuori sul marciapiede con panni stesi ad asciugare. Ricordava proprio il profondo sud di molti paesi del mondo italia compresa. E allora verrebbe voglia di capire cosa rende il sud così simile e come tutte le città abbiano il loro sud. Ma forse associamo solo la parola sud al concetto di povertà, di capacità di sopravvivere nonostante le avversità, di ancorarsi alla vita con tenacia e vincere nonostante tutto perchè almeno i propri figli domani si spostino in quel "nord" di cui spesso abbiamo un'idea migliore.

 La mattina del 23, domenica,  non ho trovato un luogo per la colazione e ho optato per il subway che sicuramente sarà straordinario per i panini, ma come bar è stato veramente demoralizzante. Cappuccino, che chiamarlo cappuccino è un'offesa per qualunque barista, tè (la cosa migliore della colazione), due croissant non cotti. Il tutto a 4 euro! Era comunque l'unico aperto in zona se non si voleva acquistare croissant ai supermercati Lidl aperti anche di domenica e con croissant dall'aspetto migliore di quello del subway.

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