Cerca nel web

sabato 4 agosto 2012

#Italy #Castello Aragonese #Ischia

http://www.zerodelta.net/guide-di-viaggio/procida--ischia-e-capri/immagini.php

Sorge in mare a brevissima distanza dal borgo di Ischia Ponte, alto circa 80 m con superficie di 0,70 kmq.
Fu per tanti secoli residenza di sovrani o governatori, in quanto una vera e propria cittadella, in cui si ritrovavano i vari rappresentati dell'autorità politiche e religiose dell'intera isola.

Collegato ad Ischia Ponte grazie ad un pontile si arriva all'entrata del Castello, appena sulla sinistra c'è la cappella dedicata a San Giovan Giuseppe della Croce, nato ad Ischia nel Borgo di Celsa il 1655, proprio in quel punto, neonato, che sarebbe guarito dalla peste.

Salendo si arriva all'uscita scoperta con due edifici principali, la Cattedrale dedicata all'Assunta che fu probabilmente costruita dopo l'eruzione del 1301 quando il vescovo si trasferì sul Castello. Fu quasi distrutta nel 1809 quando gli inglesi cannoneggiarono nel tentativo di sottrarla a Gioacchino Murat, Re di Napoli.
Sempre sul castello nel 1509 ci furono le maestose nozze di Vittoria Colonna e Ferrante d'Avalos

http://www.jumpintours.com/osc/product_info.php?products_id=2262&osCsid=354851e8fbd6d708a9ec5c57151b4460

Sono quasi 13 le cappelle presenti sul Castello
.
Ci sono due itinerari da percorrere quando si visita il castello, l'itinerario di levante che comprende il versante meridionale dell'isolotto, meno ripido e che probabilmente doveva contenere il centro abitato. Incontriamo subito la chiesetta di San Pietro a Pantaniello, poi il sentiero del sole e le prigioni borboniche attive dagli inizi dell'Ottocento.
In questa zona dell'isolotto sono stata restaurate due chiese, Santa Maria delle Grazie e la chiesa della Madonna della Libera.

 L'itineriario di ponente invece offre il complesso organico costituito dalla Chiesa dell'Immacolata e dal contiguo Convento delle Clarisse.

La chiesa dell'Immacolata è settecentesca, con l'alta cupola che la identifica anche da lontano, il convento invece separato dal resto degli edifici da un alto muro che proteggeva lo stato claustrale delle monache. Una ripida scaletta scende fino al Cimitero delle Monache.
Le monache collocavano su questi speciali sedili i corpi avvolti nelle tonache delle consorelle morte, questi si decomponevano lasciando scendere, "scolare", attraverso il foro i liquidi organici fino a che rimanevano solo gli scheletri.


http://www.pepemare.de/Ferienwohnungen-Ischia-ID48/it/dintorni.php

L'enigma è di quante persone abitassero sul castello, tra il quattrocento e il cinquecento si parla di almeno 1000 abitanti e forse anche di più , fino ad arrivare agli inizi del 1900 quando il castello divenne proprietà privata. Infatti grazie a ciò, è stato ristrutturato in ogni sua parte per permettere visite guidate, e facendone divenire la meta turistica di riferimento dell'intera isola.

fonte web: http://www.ischiadirectory.it/castello-aragonese-ischia.php

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog

Archivio blog