Buongiorno, oggi è il 30 dicembre.
Il 30 dicembre 2011 non è mai esistito per le isole Samoa, che sono passate direttamente dal 29 al 31.
Le Isole Samoa, piccolo arcipelago in mezzo all’Oceano Pacifico, hanno scelto di “abolire” il 30 dicembre 2011: alla mezzanotte di giovedì 29, sono entrate direttamente nell’ultimo giorno dell’anno, sabato 31.
Ma perchè questa scelta?
Le Samoa erano tra gli ultimi Paesi del mondo in cui inizia la giornata, dato che si trovavano a est del 180° meridiano, linea convenzionalmente utilizzata per segnare il confine tra un giorno e l’altro nei diversi fusi orari. Il problema è che i principali Paesi vicini alle Samoa, come Australia e Nuova Zelanda che sono partner commerciali privilegiati, si trovano a ovest di questa linea. Accadeva così che con i “vicini” ci fossero oltre 20 ore di fuso orario, a distanza di pochi chilometri. Una situazione che diventa problematica quando ci sono di mezzo gli affari. Basti pensare che quando in Australia o in Nuova Zelanda iniziava la settimana con un lunedì di duro lavoro, sulle Isole Samoa era ancora domenica.
Tutto questo perché la Linea di Cambiamento di data non è geografica, ma politica, quindi lascia facoltà a ogni amministrazione di scegliere a quale giorno appartenere in base alla scelta del fuso orario di riferimento.
In sintesi, durante l'epoca del colonialismo si pose il problema di fissare le date in modo uniforme, così nel corso della Conferenza Internazionale dei Meridiani di Washington del 1884 venne istituita la Linea del cambio di data lungo il meridiano opposto al meridiano di Greenwich.
La denominazione di "Linea Internazionale del cambio di data" è tuttavia ingannevole, perché nessun documento o trattato ufficiale fissa l'effettivo percorso odierno della linea. La linea oggi indicata nelle mappe e negli atlanti si basa sostanzialmente sulle indicazioni della marina militare degli Stati Uniti.
Infine, alcuni esempi per ribadire il concetto di “politicità” dei fusi orari. La Russia, continente di fatto e attraversata da 11 fusi orari, ha deciso di abolire l'ora legale (che non dava alcun beneficio), oppure la Cina, da sempre caratterizzata da una forte autorità centrale e il cui territorio si estende su quattro fusi, ha scelto di adottarne uno solo (quello di Pechino) per unificare il Paese.
Anche in Italia, prima dell'unificazione, ogni città aveva il suo fuso orario di riferimento. Era dunque normale che un messaggio spedito via telegrafo da Venezia alle 10 arrivasse a Torino alle 9:42...
E così le Isole Samoa hanno deciso di fare un “salto”, passando a ovest della linea che convenzionalmente divide i giorni. E dato che il passo è stato fatto alla mezzanotte di giovedì 29, i samoani sono passati direttamente dal 29 dicembre al 31 dicembre. Un motivo di gioia per chi lavora, dato che non ha dovuto presentarsi in ufficio venerdì. Un po’ meno per chi si trovava in ferie, dato che ha saltato un giorno di vacanza.
Inevitabili i disagi, soprattutto per chi ha prenotato voli o viaggi proprio il 30 dicembre. Fastidi e difficoltà che i samoani hanno dimenticato, festeggiando per primi al mondo l’arrivo del 2012.

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