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sabato 18 dicembre 2021

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il il 18 dicembre.
Il 18 dicembre 1932 Benito Mussolini inaugura ufficialmente la neonata città di Littoria, da lui stesso fortemente voluta, con il discorso nel quale vi era il famoso passaggio "E' l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende".
La città di Littoria, oggi Latina, costituiva, unitamente alle cittadine di Pomezia, Sabaudia, Aprilia, Pontinia, quella fascia che veniva denominata delle città del grano, e che venne realizzata intorno a Roma sotto il fascismo.
Nei fatti Littoria nasce molto prima della sua inaugurazione ufficiale, avvenuta il 18 dicembre 1932 alla presenza del capo dello stato Benito Mussolini.
Sin dal 1928, recuperando studi ed istanze precedenti, era stata varata la legge , redatta da Arrigo Serpieri, per la bonifica integrale dell'agro romano. Fu così possibile recuperare le ingenti risorse finanziarie occorrenti per portare a buon fine l'impresa.
Dopo una prima fase di bonifica idraulica si procedette al primo decreto di esproprio che attribuiva all'opera nazionale combattenti molti ettari di terreno. Sistemati i terreni si provvide all'appoderamento della pianura con la creazione di fabbricati colonici. Con logica gerarchica tali fabbricati gravitavano su piccoli borghi che, a loro volta, facevano capo alle piccole cittadine dell'agro appositamente costruite. Nell'aprile del 1932 fu lo stesso Mussolini a decidere la nascita della cittadina di Littoria. La redazione del piano regolatore generale, e della quasi totalità degli edifici più rappresentativi, fu affidata ad un giovane architetto di quarantaquattro anni, Oriolo Frezzotti, su incarico dell'O.N.C. .
Il nucleo storico della cittadina era costituito dalla piazza del Littorio con il Municipio, l'albergo Littoria ed un cinema oggi distrutto. Successivamente vennero anche edificati il Palazzo delle Poste (originale edificio dovuto all'architetto futurista A. Mazzoni), una chiesa e, nel 1936, il Palazzo di Giustizia e l'ospedale.
L'architetto romano Frezzotti sviluppò, in sostanza, un modello radiocentrico, in cui la nuova cittadina costituiva un polo di servizio per le originarie 512 case coloniche edificate.
Le nuove città dell'agro pontino nascono, fondamentalmente, dalle stesse istanze che portarono, alla fine degli anni quaranta, alla creazione delle new towns inglesi, le quali hanno goduto e godono di maggiore ed ingiustificata fortuna critica.
Entrambi i tentativi, pur nelle diverse realtà e concezioni, nascevano dal tentativo di controllare i forti flussi migratori verso le grandi città. L'esperienza italiana non si limitò al solo intervento nell'agro romano, ma costituì anche una originale risposta urbanistica in parte messa in opera in altre zone del territorio nazionale (si pensi ad esempio al borgo di Fertilia cittadina edificata in prossimità di Alghero in Sardegna).
Negli anni '60 e '70, Latina visse il mito dello sviluppo industriale. Oggi l'Amministrazione Comunale, anche attraverso la stesura di un nuovo P.R.G., sta cercando di recuperare un passato dignitoso e di mettere fine a quel disordine edilizio che ha caratterizzato l'attività costruttiva del dopoguerra.

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