Esergo di Manlio Lo Presti
I
tredici del Segretariato politico disponevano di un potere immane.
Decidevano
le sorti di quell'immenso impero.
Mandavano
innumerevoli persone in esilio, in carcere e alla morte,
[...]
deportavano famiglie e popoli, reclutavano eserciti innumerevoli
[...]
Le simpatie e le antipatie che provavano l'uno per l'altro
influenzavano le loro decisioni assai più che i conflitti politici e
le circostanze economiche a cui si trovavano di fronte.
Il
potere e di conseguenza il terrore reciproco erano troppo grandi per
poter fare della pura politica.
F.
DURRENMATT, La caduta, Einaudi, 1981, pagg 19-20
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