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mercoledì 8 giugno 2022

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è l'8 giugno.
L'8 giugno 1290 muore Beatrice Portinari, la donna amata da Dante, di cui si propende ad ammettere l'esistenza storica, identificandola con Bice di Folco Portinari, andata sposa a Simone de' Bardi e morta l'8 giugno 1290.
Beatrice, figlia di messer Folco Portinari, sposa di secondo letto del banchiere Simone de'Geri di Bardi, morta neppure venticinquenne a Firenze l'8 giugno 1290 (più precisamente il 19, secondo il calendario giuliano, in vigore fino alla riforma di Gregorio XII nel 1582). Dante vide Beatrice nel 1274 ”vestita di nobilissimo colore” umile e onesto appena compiuti i 9 anni. Dante nel 1295 sposa Gemma donati, da cui avrà 4 figli: Giovanni, Pietro, Jacopo e Antonia (che si farà suora a Ravenna con il nome di suor Beatrice). Dante rincontrò Beatrice dopo 9 anni, cioè nel 1283.
Un'ipotesi plausibile è che Beatrice sia morta così giovane forse al primo parto.
Il luogo di sepoltura di Beatrice viene tradizionalmente indicato nella chiesa di Santa Margherita de' Cerchi, vicina alle abitazioni degli Alighieri e dei Portinari, dove si troverebbero i sepolcri di Folco e della sua famiglia. Ma questa ipotesi, sebbene segnalata da una lapide moderna che colloca la data di morte di Beatrice al 1291, è incoerente perché Beatrice morì maritata e quindi la sua sepoltura avrebbe dovuto avere luogo nella tomba della famiglia del marito. Infatti Savini indica come possibile luogo il sepolcro dei Bardi situato nella basilica di Santa Croce, sempre a Firenze, tutt'oggi segnalato nel chiostro da una lapide con lo stemma familiare, vicino alla Cappella dei Pazzi.
Quando morì, Dante, disperato, studiò la filosofia e si rifugiò nella lettura di testi latini, scritti da uomini che, come lui, avevano perso una persona amata. La fine della sua crisi coincise con la composizione della Vita Nuova (intesa come "rinascita").
Nella Divina Commedia Beatrice subisce un processo di spiritualizzazione e viene riconosciuta come creatura angelica (secondo gli ideali stilnovistici). Ella rappresenta la Fede, che accompagna il pellegrino nel Paradiso.


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