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mercoledì 8 aprile 2020

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è l'8 aprile.
L'8 aprile 1915 nasce a Bologna Irma Bandiera, di famiglia benestante.
Donna bellissima, durante la resistenza si unì alla settima brigata Gap di Bologna, diventando l'unità di collegamento. Il suo compito era quello di portare messaggi tra i vari gruppi di partigiani. Un lavoro duro, quello delle staffette dell'epoca. Chilometri e chilometri tra sentieri impervi di montagna per fornire informazioni essenziali.
Nell'agosto del 44 fu catturata dai nazifascisti mentre tornava a casa dopo aver consegnato delle armi alla base di Castelmaggiore. Aveva con sè documenti importanti, che parlavano di offensive partigiane.
Fu torturata per un'intera settimana, nel tentativo di farle sputare i nomi dei suoi compagni. Lei seppe resistere e non disse mai nulla. Il 14 agosto fu portata al Meloncello, vicino alla casa dei suoi genitori. Le dissero che se non parlava non li avrebbe rivisti mai più. Lei ancora si rifiutò, nonostante altre torture. Alla fine la fucilarono lì, in strada, e lasciarono il suo corpo esposto per un giorno intero, come monito per gli altri.
Insignita della medaglia d'oro al valor militare, a lei sono state dedicate vie in molte città dell'Emilia Romagna. A Bologna, via Irma Bandiera parte dal luogo in cui fu trucidata, e vi è stata eretta una lapide che la ricorda con queste parole: "il tuo ideale seppe vincere le torture e la morte. La libertà e la giovinezza offristi per la vita e il riscatto del popolo e dell'Italia. Solo l'immenso orgoglio attenua il fiero dolore dei compagni di lotta. Quanti ti conobbero e amarono nel luogo del tuo sacrificio a perenne ricordo posero".

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