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mercoledì 30 aprile 2014

#LaMusica è...






 imma da weddingclick.it

 La musica è una costante onnipresente. E' per questo che siamo legati alla musica in modo così viscerale, sai? Perchè in un attimo una canzone può riportarti a un momento particolare, un luogo particolare o addirittura a una persona. Non importa cosa sia cambiato in te o nel mondo, quella canzone resta uguale, proprio come quel momento. Il che è strabiliante...

  Sarah Dessen - Ti dedico una canzone

lunedì 28 aprile 2014

domenica 27 aprile 2014

#Scultura di Jean-Joseph Perraud: Disperazione



 da settemuse.it/

 Disperazione - marmo 1869 - Museo d'Orsay - Parigi
Jean-Joseph Perraud (1819 - 1876)

sabato 26 aprile 2014

#Mi piacerebbe...


 imm. da digilander.libero.it/Battitodali




Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore."

  P. Crepet, Riflessioni sull’infanzia e l’adolescenza

venerdì 25 aprile 2014

#Semplicemente per #Mano


 imm. da cdn.blogosfere.it/psicocafe/images/mani.jpg

Ci terremo semplicemente per mano e andremo con passo leggero, dicendo cose insensate, stupide e care. Fino a che si accenderanno i lampioni e dai casamenti squallidi usciranno le storie sinistre delle città, le avventure, i vagheggiati romanzi. E allora noi taceremo, sempre tenendoci per mano, poiché le anime si parleranno senza parola».

  Dino Buzzati - Inviti superflui

giovedì 24 aprile 2014

#Pasquetta: Festa dei fiori a Milano







A Milano  il tradizionale appuntamento di Pasquetta con la festa dei fiori e' avvenuto sotto la pioggia.
 Il lunedi dell'Angelo è la festa patronale della chiesa  di Santa Maria degli Angeli, più conosciuta come chiesa di Sant'Angelo dei Frati minori Francescani, sita in via della Moscova. Fiori bellissimi, coloratissimi di tutte le fogge adornano il sagrato della chiesa e accanto ai fiori il tradizionale mercatino dove si possono acquistare prodotti naturali per la cura della persona, oggetti di bigiotteria e libri, io non ho  perso l'occasione di  acquistare delle piccole piante per ornare il mio balconcino. E' un giorno di festa che da l'opportunità  a chi acquista di aiutare il prossimo e sostenere le opere che i  Fratelli di San Francesco compiono a favore dei più bisognosi.
 Alla festa che si celebra da quattro secoli in occasione del lunedì dell'Angelo, viene celebrata la Messa del Pellegrino.
 

lunedì 21 aprile 2014

OperaDel #Correggio #Giove e Antiope





"Giove e Antiope" è un dipinto autografo del Correggio realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1528, misura 190 x 124 cm. ed è custodito a Parigi nel Museo del Louvre.


da  frammentiarte.it

sabato 19 aprile 2014

#Pasqua e #Pasquetta


imm. zeniscultori.com


PASQUA 

 La più antica ed importante delle feste cristiane, è mobile e cade nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all'Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Questo sistema di computo venne fissato definitivamente nel IV sec. ma anche prima della nascita di Cristo occupava un posto centrale nella religione ebraica. Gli ebrei, infatti, la celebravano e la celebrano tuttora per ricordare l’esodo del popolo d’Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè, che dettò la scelta degli alimenti e la loro preparazione. L’agnello maschio (d’età inferiore all’anno) arrostito intero, con testa e viscere, il pane senza lievito e le erbe amare. Per i cristiani, invece a Pasqua si festeggia la Resurrezione di Cristo tre giorni dopo la morte per crocifissione, e vengono conservati come simboli l'agnello e il pane, aggiungendovi il lievito nella farina, ma rinunciando alle erbe. Le due tradizioni coincidono nel ricordo dell’ultima cena. Infatti era la cena pasquale ebraica quella durante la quale, desinando con i dodici apostoli, Gesù preannunciò il tradimento di Giuda e istituì l’Eucarestia.
Oltre all’aspetto religioso vogliamo segnalare anche quello agricolo, è infatti in questo periodo dell’anno che la natura manifesta in pieno i segni della propria “resurrezione”.
In certe località nell'imbandire le tavole si privilegia la tinta gialla, perchè è di questo colore il tuorlo dell'uovo che contiene il mistero della vita, simbolo della resurrezione della natura.
Fra tutti gli alimenti tipici della Pasqua, quello che più identifica il corpo di Cristo è il pane. Da sempre viene realizzato con diversi metodi a seconda dell’identità territoriale; a Roma si mangia la focaccia   con semi di finocchio, nel contado toscano è invece tipico il pane di ramerino, impastato con farina, olio, rosmarino e uva passa. In entrambi il simbolismo pasquale emerge grazie a finocchio e rosmarino che ricordano gli oli aromatici con i quali le donne unsero il corpo del Cristo deposto dalla croce.

PASQUETTA

  Detta Lunedì dell'Angelo, identifica invece una festività non di precetto per i cristiani, ma un giorno di riposo lavorativo introdotto nel dopoguerra dallo Stato italiano per allungare la festa di Pasqua.
Secondo la tradizione, la giornata si dovrebbe trascorre in compagnia di parenti o amici, facendo una scampagnata con attività all'aperto e un picnic sull'erba.
Per una interpretazione religiosa legata allo spirito pasquale, la giornata fuori porta nascerebbe anche per rievocare il viaggio dei due discepoli di Cristo diretti a Emmaus, a circa undici chilometri da Gerusalemme, durante il quale il messia risorto apparve loro.
Differenti sono le tradizioni di festa sviluppatesi nelle diverse realtà regionali. Dalle sagre alle benedizioni di mezzi meccanici, dalle iniziative artistiche alle gare di mangiatori di cibo.
Ispirate all'antica tradizione contadina sono le feste con le uova sode. Ad esempio a Fiorenzuola d'Arda (PC) viene fatto un gioco di abilità in cui i due contendenti devono tentare di rompere l'uovo dell'avversario colpendolo con la punta del proprio, che invece deve restare intatto. A Ferentillo (TR) lo stesso gioco si chiama “Lu ciuccittu”, e nasce dalla vecchia tradizione contadina della raccolta delle uova per preparare le tradizionali focacce di Pasqua.
Per rendere speciale la scampagnata con la famiglia o in compagnia di amici, il segreto è il menu: colorato, gustoso, ricco e leggero, dove ingrediente essenziale sono le uova. Piatti freddi, frittatine, tortini, insalate, salumi e formaggi sono le vivande con cui riempire il cestino di vimini. Non devono mancare un buon vino e un dolce tradizionale.

 da  taccuinistorici.it

venerdì 18 aprile 2014

#Impara l'arte, non metterti da parte - I #Linguaggi dell'arte contemporanea di Monica Yellnikoff

P. Manzoni, Corpo d'aria (Fiato d'artista), 1960.


 I linguaggi dell'arte contemporanea
di Monica Yellnikoff

Terzo appuntamento

Regia di Sophie e Masaniello il Làzzaro 
 

Clicca sul link per ascoltare

giovedì 17 aprile 2014

#Impara l'arte, non metterti da parte - I #Linguaggi dell'arte contemporanea di Monica Yellnikoff


M. Duchamp, Il grande
vetro - La Mariée mise
à nu par ses
célibataires, même,
1915-23. Pittura a olio,
piombo, polvere su
vetro, Philadelphia
Museum of Art.




I linguaggi dell'arte contemporanea
di Monica Yellnikoff

Secondo appuntamento

Regia di Sophie e Masaniello il Làzzaro



Clicca sul link per ascoltare

mercoledì 16 aprile 2014

#Impara l'arte, non metterti da parte - I #Linguaggi dell'arte contemporanea di Monica Yellnikoff





U. Boccioni, Materia, 1912. Olio su tela, Coll. privata.
I linguaggi dell'arte contemporanea
di Monica Yellnikoff

Primo appuntamento

Regia di Sophie e Masaniello il Làzzaro 



Clicca qui per ascoltare

martedì 15 aprile 2014

#Impara l'arte, non metterti da parte - I #Linguaggi dell'arte contemporanea di Monica Yellnikoff


L'Urlo  di Edvard Munch



 da pescini.com/Edward-Munch-Lurlo.jpg

-
Appuntamento d'apertura: Accademiche ed Accademici indicheranno opere d'arte contemporanea detestate


Clicca sul link per ascoltare

domenica 13 aprile 2014

#PerchèNOnTi #Capita mai di...





 imm. da sp2.fotolog.com

Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? Perché dopo trent’anni, in un café del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante i l momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei qui’? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’? Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.


  David Grossman, Qualcuno con cui correre.

sabato 12 aprile 2014

#LaFontanaDei #Quattro fiumi


 
Mi e' impossibile andare a Roma senza fare una puntatina in piazza Navona dove si trova  questa meravigliosa fontana, lo so la conosciamo tutti,  ma ogni volta io ne resto  affascinata.  Questa bellissima scultura  fu realizzata da  Gian Lorenzo Bernini tra il 1648  e il 1651 su progetto di Borromini ed chiamata " La fontana dei quattro fiumi" Le quattro statue che compongo la fontana sono i marmo bianco e rappresentano  i quattro fiumi principali della terra, Il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio della Plata. La fontana è sovrastata dall' obelisco agonale "uno dei  tredici obelischi egizi di Roma".

giovedì 10 aprile 2014

#UnBuon #Libro


http://2.bp.blogspot.com

Un buon libro è sempre in moto: dal generale al particolare, dalle parti al tutto e viceversa, avanti e indietro.
La buona lettura si muove allo stesso modo.


John irving, Preghiera per un amico

martedì 8 aprile 2014

#Restiamo fermi



 
imm. da fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net



.Lo guardo anch'io,
Lo aspetto mentre si avvicina.
Non si può mai dire cosa… cosa sia esattamente.
E' una membrana, forse una prigione fin dall'inizio.
  Restiamo fermi come insetti
a sentire quel battito simultaneo di cose.
Ho le guance rosse,
c'è troppo fumo,
troppi gomiti, troppe voci.
Non c'è più nulla. Solo la macchia di quel golf che cammina verso di me.
I miei occhi in un attimo bruciano i contorni di quella carne.
E mi sembra di sentirgli l'anima….ecco tutto"..

  Margaret Mazzantini - Venuto al mondo

lunedì 7 aprile 2014

#Italo Svevo, La coscienza di Zeno



 imm.dait.wikipedia.org/wiki/File:Svevo.


Avviene di ricordarsi con più fervore del passato quando il presente acquista un importanza maggiore.

  Italo Svevo, La coscienza di Zeno

domenica 6 aprile 2014

#ILProfessor #Grammaticus da "Il libro degli errori" di Gianni Rodari



 imm. da education-creative.com


Il professor Grammaticus, viaggiando in treno, ascoltava la conversazione dei suoi compagni di scompartimento. Erano operai meridionali, emigrati all’estero in cerca di lavoro: erano tornati in Italia per le elezioni, poi avevano ripreso la strada del loro esilio.
- Io ho andato in Germania nel 1958, – diceva uno di loro.
- Io ho andato prima in Belgio, nelle miniere di carbone. Ma era una vita troppo dura.
Per un poco il professor Grammaticus li stette ad ascoltare in silenzio. A guardarlo bene, però, pareva una pentola in ebollizione. Finalmente il coperchio saltò, e il professor Grammaticus esclamò, guardando severamente i suoi compagni:
- Ho andato! Ho andato! Ecco di nuovo il benedetto vizio di tanti italiani del Sud di usare il verbo avere al posto del verbo essere. Non vi hanno insegnato a scuola che si dice: “sono andato”?
Gli emigranti tacquero, pieni di rispetto per quel signore tanto perbene, con i capelli bianchi che gli uscivano di sotto il cappello nero.
- Il verbo andare, – continuò il professor Grammaticus, – è un verbo intransitivo, e come tale vuole l’ausiliare essere.
Gli emigranti sospirarono. Poi uno di loro tossì per farsi coraggio e disse:
- Sarà come lei dice, signore. Lei deve aver studiato molto. Io ho fatto la seconda elementare, ma già allora dovevo guardare più alle pecore che ai libri. Il verbo andare sarà anche quella cosa che dice lei.
- Un verbo intransitivo.
- Ecco, sarà un verbo intransitivo, una cosa importantissima, non discuto. Ma a me sembra un verbo triste, molto triste. Andare a cercar lavoro in casa d’altri… Lasciare la famiglia, i bambini.
Il professor Grammaticus cominciò a balbettare.
- Certo… Veramente… Insomma, però… Comunque si dice sono andato, non ho andato. Ci vuole il verbo “essere”: io sono, tu sei, egli è…
Eh, – disse l’emigrante, sorridendo con gentilezza, – io sono, noi siamo!… Lo sa dove siamo noi, con tutto il verbo essere e con tutto il cuore? Siamo sempre al paese, anche se abbiamo andato in Germania e in Francia. Siamo sempre là, è là che vorremmo restare, e avere belle fabbriche per lavorare, e belle case per abitare.
E guardava il professor Grammaticus con i suoi occhi buoni e puliti. E il professor Grammaticus aveva una gran voglia di darsi dei pugni in testa. E intanto borbottava tra sé: – Stupido! Stupido che non sono altro. Vado a cercare gli errori nei verbi… Ma gli errori più grossi sono nelle cose!

Gianni Rodari da Il libro degli errori

sabato 5 aprile 2014

#SfuggireAlla #Monotonia


 imm. da lightnarcissus.com/


Dopotutto ogni cosa ci viene data in relazione a ciò che diamo. Un piccolo incidente stradale che richiama sulla porta il cuoco di questa trattoria riesce a intrattenerlo più di quanto non mi intrattenga la contemplazione di una originalissima idea, la lettura del miglior libro, il più grato dei sogni inutili. E, se la vita è essenzialmente monotonia, in realtà quell’uomo è scampato alla monotonia più di me. E continua a sfuggire alla monotonia più facilmente di me. La verità non è sua e non è mia perché la verità non è di nessuno; ma la felicità è sicuramente sua.

Fernando Pessoa da Il libro dell’inquietudine

venerdì 4 aprile 2014

#MiChiamano #Mimi da La Boheme




Mi chiamano Mimì ma il mio nome è Lucia
la storia mia è breve a tela e a seta ricamo in casa e fuori
son tranquilla e lieta ed mio svago far gigli e rose
mi piaccion quelle cose che han si dolci e malia che parlano d’amor, di primavere,
che parlano di sogni e di chimere, quelle cose che han nome poesia.
Mi chiamano Mimì il perchè non so
sola mi fò il pranzo da me stessa non vado sempre a messa ma prego assai il Signor,
vivo sola soletta là in una bianca cameretta guardo su li tetti e in cielo.
Ma quando vien lo sgelo il primo sole è mio, il primo bacio dell’aprile è mio…il primo sole è mio. Germoglia in un vaso una rosa foglia a foglia la spio,
cosi gentil il profumo di fiore, ma i fior che io faccio ahimè,
i fior che io faccio ahimè, non hanno odore
altro di me non le saprei narrare
sono la sua vicina che la viene fuori d’ora a importunare. 

da La Bohème di Giacomo Puccini






   
 
 

giovedì 3 aprile 2014

#IlGusto di #Leggere


http://blog.graphe.it
Leggere, potere leggere, avere il gusto di leggere, è un privilegio. È un privilegio della nostra intelligenza, che trova nei libri l’alimento primo dell’informazione e gli stimoli al confronto, alla critica, allo sviluppo. È un privilegio della fantasia, che attraverso le parole scritte nei secoli si apre il varco verso l’esplorazione fantastica dell’immaginario, del mareggiare delle altre possibilità tra le quali si è costruita l’esperienza reale degli esseri umani. È un privilegio della nostra vita pratica, perfino economica: chi ha il gusto di leggere non è mai solo e, con spesa assai modesta, può intessere i più affascinanti colloqui, assistere agli spettacoli più fastosi. Non c’è cocktail party, non c’è terrazza, non happening, non premiere che offra quello che chi ha gusto di lettura può trovare solo allungando la mano verso un qualsiasi modesto palchetto di biblioteca. Non c’è Palazzo che valga quello di Armida, o quell’ hegeliano castello del sapere dalle cento e cento porte, dove suonano solo le quiete voci della conoscenza e della fantasia. E mentre altre esperienze si consumano nel ripetersi, nel leggere, invece, come ha detto una volta un poeta, dieci e dieci volte possiamo tornare sullo stesso testo, ogni volta riscoprendone un nuovo senso, un più sottile piacere.


 Tullio de Mauro - da Il gusto della lettura

mercoledì 2 aprile 2014

Opera del #Beato Angelico: Visitazione - Annunciazione



 Beato Angelico, Visitazione, dalla predella dell'Annunciazione, 1433, l'opera si trvova Museo civico di Cortona 



 imm. da /upload.wikimedia.org


martedì 1 aprile 2014

#QuandoSiè #Giovani


http://upload.wikimedia.org

Quando si è giovani si guarda alla vita come a una prova di abilità, nella quale sarebbero i talenti, gli estri, le virtù a decidere il risultato. Ma chi ha esperienza sa che, in realtà, si tratta di una gara di resistenza nella quale prevale chi ha le doti di solidità fisica e di ottusità mentale necessarie a tener duro e ad arrivare fino in fondo. Noi che siamo chiamati a giudicare dei giovani, a selezionarli per il futuro della società, non possiamo ignorare questa verità. Noi dovremmo promuovere chi sia dotato di insensibilità, di tenace indifferenza, di impermeabile mediocrità, di beata ignoranza, di mancanza di acume, insomma dovremmo apprezzare tutte quelle incapacità che rendono un uomo adatto allo scopo della sopravvivenza in questo mondo

Antonio Scurati - Il Sopravvissuto

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