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martedì 25 giugno 2013

#Lavanda: storia e propietà

http://www.prodottiallalavanda.com/lavanda.html


La Lavanda

Pianta preziosa già per gli antichi Romani che mettevano mazzetti di fiori nell'acqua dei bagni termali, la lavanda veniva utilizzata già allora come base per raffinati profumi e per preparare decotti e infusi usati per la bellezza della pelle e dei capelli.
In un passato più recente sappiamo che in ogni casa di città o di campagna non c'era armadio o cassettone che non avesse sacchettini di lavanda per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme. Questa delicata consuetudine sta tornando ora di moda e ci ricorda antiche tradizioni e sensazioni di pulizia e cura per la casa.
In Italia attualmente vengono coltivate alcune varietà di lavanda, arbusto perenne che appartiene alla famiglia delle lamiaceae (labiate). Le più diffuse sono:
  • la lavanda officinale (o vera, o fine, o angustifolia), utilizzata in medicina ed erboristeria
  • la lavanda ibrida (o lavandino) di cui esistono parecchie cultivar, creata per i giardini (raggiunge anche i 100 cm di altezza) ed impiegata anche nella preparazione di prodotti detergenti.
La Lavanda vera cresce tuttora spontanea sulle Alpi e sugli Appennini dai 300 ai 1000 mt di altezza. Predilige i luoghi aridi e sassosi, preferibilmente calcarei, esposti al sole e ben drenati e cresce in arbusti alti dai 30 ai 60 cm. Fiorisce in estate colorando la montagna di azzurro/viola.
Oggi è ormai largamente coltivata, come il lavandino, anche su ampia scala, quasi sempre con metodo biologico. Le regioni maggiori produttrici sono Toscana, Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna.
La raccolta viene fatta in periodi diversi a seconda dell'utilizzo dei fiori (per l'erboristeria o per la distillazione), generalmente si comincia nel mese di luglio e si procede fino ad agosto, anche a seconda della zona, dell'andamento climatico e della varietà.

Le sue proprietà benefiche sono:
antisettiche, battericide, antispasmodiche, analgesiche, cicatrizzanti, diuretiche, colagoghe, insettifughe, stimolanti, sudorifere e sedative. Per tali caratteristiche viene largamente utilizzata in farmacia ed erboristeria in preparazioni terapeutiche di vario genere: colluttori, pomate per contusioni e gonfiori, per reumatismi ed infiammazioni della pelle, per unguenti contro l'emicrania e preparazioni per problemi di insonnia e nervosismo.
Il settore in cui eccelle è la profumeria. Il suo caratteristico aroma fresco e agreste viene sfruttato non solo per la preparazione della classica "eau de toilette à la lavande", ma entra nella composizione di sofisticati profumi ed è ampiamente utilizzata in saponeria e cosmesi.

Alcuni studi hanno evidenziato che se diffusa in un ambiente di lavoro, serve a stimolare la produttività.
Proprio recentemente uno studio del King's College di Londra (settembre 2008) ha dimostrato che se nebulizzata negli ambulatori dentistici serve a calmare notevolmente l'ansia dei pazienti.
In molte cliniche per malattie nervose le nebulizzazioni di lavanda curano persone afflitte da stati ansiosi e depressivi, esercitando un'azione equilibratrice. Viene impiegata persino negli asili, in quanto particolarmente adatta ai bambini: aiuta la concentrazione, purifica l'aria e stimola la capacità di resistere agli attacchi dei microbi.

Le differenze tra Lavanda e Lavandino

La lavanda cresce bene in collina e montagna. E' di piccole dimensioni ed ha un solo fiore per ogni stelo. Si riproduce per seme e la sua resa in olio essenziale estratto in corrente di vapore è intorno allo 0, 8%. Si utilizza in medicamenti grazie alla presenza di Linalolo, responsabile delle principali proprietà terapeutiche.

Il lavandino cresce bene in pianura e collina. E' di dimensioni più grandi e ha 3 infiorescenze per ogni stelo. Non fa seme perché è un ibrido, ossia un incrocio, tra lavanda vera e lavanda spica ( o spigo, o latifolia). Essendo sterile si può riprodurre solo per talea. La sua creazione risale agli anni 50 quando l'industria di prodotti detergenti faceva grande richiesta di olio essenziale. Il Suo profumo è molto più forte di quello della lavanda vera, leggermente canforato ed erbaceo, comunque fresco e piacevole. Non può essere usata per le preparazioni medicinali, ma è ottima per profumare l'ambiente, la biancheria ed i prodotti per l'igiene.
La sua resa in olio essenziale distillato in corrente di vapore si aggira intorno al 4%.

Un altro prodotto del lavandeto è il miele di lavanda: i fiori attirano molto le api che producono un ottimo miele aromatico, raro, pregiato e molto richiesto. Il fiore essiccato della lavanda officinale viene utilizzato in cucina per aromatizzare i cibi, per preparare un infuso rilassante, o bevande alcoliche e bibite.
In Italia si coltivano anche Lavanda spica, lavanda dentata e lavanda stoechas tutte sensibili al freddo, le ultime due sono apprezzate come piante ornamentali. Oltre a quelle citate, esistono centinaia di altre varietà di lavande coltivate in tutti i continenti, che hanno dato modo agli appassionati di creare dei giardini con collezioni di lavande di diverse forme e colori. 

fonte web:  http://www.prodottiallalavanda.com/lavanda.html

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