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giovedì 1 novembre 2012

Le cose che cambiano: il telefono


  
Quando ero piccolo in casa avevamo quei telefoni grigi, forniti da SIP a tutti gli abbonati.
Le spine poi erano grandi e rotonde. A volte l'utente poteva condividere il numero con un'altra famiglia e quindi era previsto un contratto DUPLEX che permetteva l'uso di due numeri con una sola linea telefonica, certo era che se condividevi la linea con un utente che passava le ore al telefono per il resto del mondo diventavi irraggiungibile.

Quando capitavi a casa di persone anziane non era improbabile trovare telefoni neri ancora più vecchi e a volte con alzate che permettevano di far stare la cornetta in una posizione dominante.

Come funzionava il tutto, inserivi il dito nel numero che dovevi digitare, prima non era previsto il prefisso ma solo il numero se chiamavi nel tuo distretto telefonico, e scorrevi fino al fermo in metallo per poi lasciar che la rotella si riposizionasse nella situazione di partenza. Alcuni mettevano un lucchettino tra i primi numeri in modo che si potesse comporre solo l'eventuale 113 per una chiamata d'emergenza.
I meno accorti lo sistemavano tra i numeri 1 e 2 e in questo caso il telefono era bloccato in modo permanente. Fatta la legge trovato l'inganno, i miei amici riuscivano a telefonare dai telefoni della scuola utilizzando una sequenza di colpetti sul tasto i chiusura della chiamata. Non so dire di più perchè non ero poi così preparato al riguardo.

Comunque sia in vacanza per farsi sentire a casa si trovavano in giro le famose gettoniere!

Questi apparecchi funzionavano con monetine coniate appositamente che presentavano una scalanatura davanti e due dietro e costava 50 lire. Ricordo che ad un certo punto i gettoni non si trovavano più e correva la notizia che in capo ad un mese il loro valore sarebbe passato da 50 a 200 lire quadruplicandone il valore.  Il gettone entrava perfettamente nella gettoniera e all'inizio non era possibile l'uso di altri spiccioli. Si parlava a tempo e le tariffe erano riportate sulle istruzioni e se chiamavi in orari a tariffa piena era necessario portarsi qualcuno che ti rifornisse di gettoni via via che cadevano giù con il passare dei minuti. Con un tasto rosso, al termine della chiamata, potevi recuperare i gettoni rimasti. Non era insolito vedere persone che infilavano le dita nella vaschetta per vedere se erano rimasti gettoni da recuperare!!!
Con il passare del tempo arrivarono poi le gettoniere che funzionavano con gli spiccioli di vario taglio. Ricordo ancora un viaggio a Milano dove rimasi sorpreso nel vedere che nella stazione c'erano  tutti telefoni a scheda. Compresi in quell'istante di come l'italia andasse comunque a due velocità. Ricordavo ancora i raccoti di mia nonna che nel 1915 ricordava delle macchinette che distribuivano panini di vario genere e io non capivo come potesse stare una persona dentro una macchina a fare e distribuire panini tutto il giorno senza essere mai visto! Crescendo poi l'ho capito! 

Coloro che avevano il telefono in macchina erano privilegiati, star dello spettacolo o persone molto ricche. Adesso abbiamo  tutti un  telefono fisso, un cellulare, almeno uno e tante schede telefoniche.
Abbiamo gli smartphone e tanti sistemi di messaggistica come Skype, Whatsapp e altro che ci  rendono reperibili in tutto il mondo!
Come si cambia.... tutto questo 20 anni fa era impensabile!





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