Buongiorno, oggi è il 9 giugno.
Il 9 giugno 1934 compare per la prima volta in un cartone animato il personaggio di Paperino.
Se Topolino è comparso nel mondo dei fumetti nel 1930, quattro anni dopo, nel 1934 nacque un personaggio destinato ad un altrettanto fortunatissimo successo: Donald Duck, che in Italia fu ribattezzato con il nome di Paolino Paperino o più semplicemente Paperino. Si tratta di un papero, (un paperino per l'appunto) ideato da Walt Disney e realizzato graficamente da Ub Iwerks, ma è grazie al bravissimo disegnatore Al Tagliaferro che Paperino acquistò quel segno grafico, buffo e caratteristico che contribuì a rendere le strip dell'epoca divertentissime ed esilaranti. Paperino veste perennemente con un abito blu alla marinara, con i bottoni dorati, e un cappellino che gli caratterizza il viso. Inizialmente Paperino fece da spalla a Topolino, ma ben presto Walt Disney si rese conto che un personaggio di queste potenzialità, meritava una testata tutta sua, con delle storie che dovevano vederlo come protagonista indiscusso. Così avvenne e Paperino continua ancora oggi a divertire grandi e bambini con le sue storie simpaticissime e avventurose.
Il successo di Paperino è dovuto principalmente al suo temperamento, diametralmente opposto a quello di Topolino, che rappresenta un po' i difetti di ognuno di noi, infatti è un pasticcione, combinaguai, dispettoso, irascibile, testardo, pigro, fifone, ma si ingegna sempre nel trovare una soluzione che gli eviti un po' di fatica, a volte ci riesce, ma altre volte va incontro ad un mare di guai, complicandosi la vita per una sciocchezza, soprattutto perché è perseguitato da una tremenda e proverbiale sfortuna.
Paperino è stato protagonista di numerosissimi cortometraggi animati e il più delle volte, le storie avevano la funzione di esaltare le caratteristiche della sua personalità. Sono infatti divertentissime le storie che vedono il collerico Paperino alle prese con i suoi nemici di sempre: Cip e Ciop, due innocenti scoiattoli che però rovinano puntualmente le scampagnate organizzate da Paperino. Ma il film d'animazione più importante che vede Paperino protagonista insieme a Josè Carioca è senza dubbio "I tre Caballeros" un film del 1944 ambientato in America latina.
Nel 1937 Paperino fu affiancato da tre personaggi che aggiunsero alla comicità delle storie un pizzico di avventura in più, fu circondato infatti dai tre nipotini molto svegli e in gamba: Huey, Dewey e Louie, che in Italia furono ribattezzati con i nomi di Qui, Quo, Qua.
Inizialmente questi nipotini, un po' come fecero Tip e Tap nei confronti di Topolino, si divertivano a combinare scherzi e dispetti al loro povero zio, che esasperato andava su tutte le furie e alla fine combinava sempre tantissimi guai, più di tutti i nipoti messi insieme. In seguito si rivelarono essere un preziosissimo sostegno nei confronti di Paperino, capaci di tirare fuori lo zio, da situazioni complicatissime, grazie al loro ingegno e al loro intuito. I tre fanno anche parte del corpo di volontari delle Giovani Marmotte (una sorta di associazione Scout) dirette dal Gran Mogol e quando si trovano in difficoltà, consultano il loro immancabile "Manuale", fonte di ricchissimi spunti e di tante risorse per risolvere situazioni tecniche complesse.
Paperino vive in una casettina con giardino nella città di Paperopoli e si arrangia a fare mille mestieri dal pompiere al gelataio, dall' incantatore di serpenti al pescivendolo ecc... Viaggia con una macchinetta rossa e blu in stile "Cabriolet" targata 313, grazie alla quale si avventura in situazioni e storie mozzafiato che entusiasmano e divertono i lettori. Fu comunque dopo la seconda guerra mondiale che alla famiglia dei paperi, si aggiunsero altri bellissimi personaggi, tutti caratterizzati splendidamente da Walt Disney. Nel 1947 grazie al nuovo e talentuoso disegnatore Carl Barks, Walt Disney diede vita, a tantissimi personaggi fra i quali primeggiò senza ombra di dubbio il ricchissimo e avarissimo zio di Paperino: Uncle Scrooge, che in Italia venne chiamato Paperon de Paperoni (da Mario Gentilini, il direttore di Topolino).
Si tratta di un riccone che vive in un rifugio-cassaforte chiamato "Il deposito" contenente tanto denaro da doverlo conteggiare con una unità di misura del tutto eccezionale: il fantastiliardo. Tutti questi soldi riempiono il 90% del deposito e il passatempo preferito di zio Paperone (è così che viene chiamato da Paperino e i suoi nipoti) è quello di tuffarsi dentro a questo mare di monete d'oro, grazie a un trampolino, ma soltanto lui è in grado di tuffarsi in quel modo, infatti qualsiasi altra persona rischierebbe di sbattere la testa e farsi molto male. Durante le sue "nuotate" ama ripetere "mi piace nuotare nel denaro, come un pesce-baleno, scavarci delle gallerie come una talpa e gettarmelo in testa come una doccia!". Zio Paperone è terribilmente avaro e ama accumulare soldi senza spendere un centesimo, né per sé, né tantomeno per Paperino e Qui, Quo, Qua; anzi non perde occasione per sfruttarli e coinvolgerli in situazioni e avventure che dovrebbero andare a suo favore, illudendoli con la promessa di ottenere delle laute ricompense una volta portata a termine la missione. Nonostante sappiano benissimo che questo non accadrà e diffidino enormemente delle promesse dello zio, Paperino e i suoi nipoti hanno il cuore tenero e spesso e volentieri vengono catapultati nelle situazioni senza neanche rendersene conto. Spesso zio Paperone ama raccontare ai suoi nipotini le sue avventure nel Klondike, quando era ancora un povero cercatore d'oro e doveva difendersi da ladri e lestofanti della peggior specie. Ama tutte le monetine del suo deposito dalla prima all'ultima, come se si trattasse delle sue figlie che chiama "sangue del mio sangue", ma quella alla quale tiene di più è sicuramente "la numero uno", cioè la sua prima monetina portafortuna, grazie alla quale sono arrivate in seguito tutte le altre. Questa monetina è presa di mira da una strega che ne ha individuato il suo grande potere magico, si tratta di Amelia la strega che ammalia (Magica De Spell nell'originale americano), una papera vestita di nero, con i capelli lunghi e neri che vola a bordo di una scopa e possiede dei poteri ipnotici. Zio Paperone però sa come difendersi da queste arti magiche e spesso quando vede la strega svolazzare sopra il suo deposito, la prende a cannonate con un vecchio archibugio situato nel terrazzo. Zio Paperone è sempre stato contraddistinto da un paio di favoriti che gli incorniciano il viso e da un paio di occhialini sopra il becco, veste sempre in redingote, ghette, cilindro e bastone da passeggio. Grazie a Carl Barks, che oltre alla realizzazione grafica di molti personaggi, ha scritto anche divertentissime storie, sono stati realizzati diversi capolavori fumettistici come: "Paperino e il gorilla", "Paperino e il mistero degli Incas", "Paperino e il tempo che fu", "Zio Paperone e la gemma anatema".
Se Paperino incarna vizi e virtù dell'uomo medio, zio Paperone rappresenta il tipico capitalista, pronto a sfruttare il lavoro degli altri senza pagarli adeguatamente, anche se bisogna riconoscergli un innato senso degli affari e quando sa di poter ricavare il doppio, non esita a spendere.
Divertono molto i suoi ragionamenti da taccagno, come la sua massima per eccellenza: "il tempo è moneta". Nonostante tutto, Paperone lo zio di Paperino è simpaticissimo proprio perché è sincero e schietto nei suoi difetti che non nasconde dietro a un dito. Uno dei suoi più acerrimi nemici è Rockerduck, un riccone secondo solo a lui nel quantitativo di denaro. E' il suo rivale in affari e i due entrano spesso in competizione quando si tratta di raggiungere per primi un determinato business.
Spesso nelle loro avventure zio Paperone e Paperino per difendere il tesoro del deposito ricorrono alle invenzioni di un loro parente inventore: Gyro Gearloose che in Italia fu inizialmente chiamato con il nome di Giro Ruotalibera, ma che in seguito fu ribattezzato come Archimede Pitagorico, una specie di gufo alto e longilineo, caratterizzato da dei capelli biondi, un cappellino verde e un paio di occhialini sopra il becco. Questo straordinario inventore, cugino di Paperino, riesce a stupirci con le sue ingegnose e fantascientifiche macchine che talvolta sfidano le leggi della fisica e della matematica, riuscendo a catapultare i personaggi persino a ritroso nel tempo oppure nello spazio. E' sempre accompagnato da un piccolo robot con una testa di lampadina che si chiama Edy. Il più delle volte, però Archimede deve inventare dei marchingegni in grado di scoraggiare le iniziative della Banda Bassotti (in americano Beagle Boys), una banda di ladri irriducibili che tentano in mille modi di entrare nel deposito per rubare il denaro di zio Paperone, spesso e volentieri capeggiati dal leader del gruppo: nonno Bassotto, identico agli altri bassotti, con la sola eccezione di una barbetta bianca e una pipa. I bassotti vengono rappresentati graficamente come dei banditi mascherati e provvisti di numero carcerario identificativo (176-176, 176-671, 176-761 e 176-617), ricamato sui loro maglioni rossi.
Molto spesso vengono dissuasi nelle loro iniziative dai mille antifurti elettronici del deposito o dalle cannonate di zio Paperone e la conclusione delle loro avventure, destinate quasi sempre al fallimento è quella di essere rinchiusi in prigione e piangere come bambini. Ma se da una parte zio Paperone rappresenta l'avarizia, Qui, Quo, Qua l'arguzia, Archimede l'ingegno e Paperino la sfortuna esiste un altro Papero che rappresenta in tutto e per tutto la fortuna, stiamo parlando naturalmente di Gastone (Gladstone nell'originale americano) il cugino fortunatissimo di Paperino, che non perde occasione per ostentare i privilegi che gode da parte della dea bendata, cosa che manda su tutte le furie lo sfortunatissimo Paperino. Gastone è bello, ricco ed elegante e potrebbe anche non lavorare in quanto gli capita spesso di trovare qualche portafoglio per strada o di vincere a qualche ricca lotteria.
Così come per Topolino esiste Minnie, anche per Paperino esiste l'eterna fidanzata e questa è Paperina (Daisy Duck), una papera contraddistinta da un grosso fiocco sulla testa e da delle ciglia lunghe e folte. E' molto dolce, ma sa essere anche molto irascibile soprattutto quando Paperino ne combina una delle sue, è dotata di un grande senso pratico e come tutte le donne, riesce a ottenere sempre quello che vuole, quando si mette d'impegno. Cosi come Paperino, ha tre nipotine che sono l'alter ego di Qui, Quo e Qua, con i quali entrano spesso e volentieri in competizione, si chiamano Emy, Evy ed Ely.
Come in molte famiglie, anche in quella dei paperi c'è una nonna, questa è Nonna Papera (Grandma Duck), contraddistinta da una folta crocchia e da un paio di occhiali rettangolari che tiene sopra il becco; è famosa per le sue torte prelibate e per i suoi pranzi sopraffini, che cucina nella sua casa di campagna dove amministra una fattoria.
C'è poi Paperoga, un cugino pigro, distratto e sempre con la testa fra le nuvole, che indossa un maglione e una cuffia rossa e porta dei capelli lunghi e malcurati. Ma così come Pippo può trasformarsi in Super-Pippo anche Paperino possiede un alter ego mascherato, la cui missione è quella del giustiziere mascherato, che ruba ai ricchi per dare ai poveri, stiamo naturalmente parlando di Paperinik, nato nel 1969 dalla fantasia di Elisa Penna. Non tutti però sanno che Paperinik è un personaggio italiano, non è stato perciò ideato da Disney e Carl Barks. Elisa Penna prese spunto dalle tante parodie su Diabolik che imperversavano negli anni '60 ("Totò Diabolicus", "Dorellik" ecc...).
Nonostante la sua ispirazione sia stata Diabolik, Paperinik è un mix di tanti personaggi quali Batman, Zorro, Arsenio Lupin ecc...Tutto ha inizio quando Paperino, vince erroneamente Villa Rose, il covo dell'ex ladro gentiluomo Fantomius (chiaramente ispirato al celebre ladro dai mille travestimenti Fantomas), venendo a conoscenza, tramite un diario, di tutti i segreti e i trucchi del ladro. Chiede aiuto ad Archimede, che ignaro di tutto, contribuisce a realizzare il rifugio sotterraneo, sotto casa di Paperino e tante piccole invenzioni utili all'eroe mascherato, comprese le varie maschere per i tanti travestimenti (proprio come Diabolik). Vestito con una tuta, il mantello e la maschera nera, indossa un paio di stivali con le molle che gli consentono di compiere dei balzi prodigiosi, usa diverse pistole con delle proprietà differenti (raggi paralizzanti, ipnotici ecc....) e possiede tantissimi marchingegni che gli consentono di arrampicarsi, volare, telecomandare ecc..., la stessa macchina 313 può diventare un fantastico bolide volante. Le avventure di Paperinik lo vedono protagonista di una testata tutta sua chiamata PK, le cui avventure e le trame, si discostano molto da quelle originarie del personaggio. Altri personaggi che fanno parte del mondo dei paperi sono: Pico de Paperis, un parente scienziato, Ciccio l'aiutante di Nonna Papera, Brigitta l'innamorata pazza di Paperon de Paperoni, Paperetta YeYe la simpaticissima teenager, Moby Duck il marinaio e il delfino Porpi, Filo gigante e tantissimi altri che sarebbe impossibile elencare tutti. Fra i tanti autori e disegnatori che hanno contribuito al successo italiano di Paperino ricordiamo Giovan Battista Carpi, Romano Scarpa, Claudio Cavazzano, Bruno Pezzin e tantissimi altri.
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