Buongiorno, oggi è il 23 giugno.
Il 23 giugno 1565 il Forte Sant'Elmo di Malta capitola sotto gli attacchi dell'Impero ottomano.
La storia di Malta è piuttosto complessa, e certamente molto lunga: le prime testimonianze della presenza dell’uomo sull’isola risalgono all’era neolitica, alcuni templi costruiti con blocchi megalitici di inestimabile valore per lo studio delle popolazioni preistoriche, della loro religiosità.
Ma la storia di Malta passa attraverso tutte le tappe più importanti della formazione della nostra civilizzazione, essendone spesso proprio Malta il teatro principale, come nel caso della cristianizzazione dell’Europa, sia in fase protocristiana che durante la lotta per il predominio sul Mediterraneo del credo cristiano o musulmano, e, in epoca contemporanea, il ruolo di protagonista dell’arcipelago come base militare e fronte principale dello scontro internazionale.
Malta è stata abitata fin dal 5200 a.C., quando i primi insediamenti umani giunsero sull’arcipelago dalla Sicilia. Intorno al 1200 a.C, i Fenici si insediarono sull’isola durante l'espansione di Cartagine sul Mediterraneo. Come si sa, i Fenici erano commercianti e marinai e utilizzarono Malta come importante base delle loro fervide attività per oltre 300 anni. Molti dei peculiari caratteri linguistici della lingua maltese hanno origine in questo periodo, e ai Fenici si deve anche l’introduzione della lavorazione del vetro e del raffinamento delle tecniche costruttive.
Al termine della seconda guerra punica, cioè nel 218 a.C., Malta divenne parte dell’impero romano fino all’avvento dei Vandali nel 395 d.C.
Nel 60 d.C. l’imbarcazione sulla quale San Paolo da Damasco navigava in direzione di Roma naufragò a largo di Gozo, e qui si fermò. Questo evento segna l’inizio dell’evangelizzazione delle isole, che sopravvisse all’invasione araba dell’870 a.C..
Nel 1194 Malta divenne di dominazione germanica sotto Federico II, il quale per primo espulse gli Arabi in seguito a una rivolta del 1224. Alla morte di Federico II, per impedire che Malta rimanesse sotto il meno illuminato impero germanico, e con l'intervento del Papa gli Angiò assunsero il potere sull'isola. L'impero angioino ebbe breve durata (1226-1283), ma segnò il definitivo inizio della storia di Malta nell’ambito della politica europea.
In seguito alle rivolte sulla tassazione operata dagli Angiò, culminate in Italia con i Vespri siciliani appoggiate dagli stessi Aragona per promuovere il loro rientro in Sicilia e Malta, Pietro d’Aragona divenne il nuovo Re. I maltesi si ribellarono nel 1426 anche allo sfruttamento del territorio e della popolazione operata dagli Aragona, e raccolsero i soldi per affrancarsi loro stessi, richiedendo però riforme radicali, incluse la non cedibilità delle isole.
Nel 1530 le isole maltesi furono concesse ai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, che da allora vennero conosciuti con il nome dei Cavalieri di Malta. I cavalieri arrivarono dall'Isola di Rodi a seguito degli assedi da parte dell'Impero Ottomano. Il compito dei Cavalieri era la difesa del cristianesimo su base militare. All'inizio del XVI secolo, il potere dell'impero turco sotto Solimano I il Magnifico arrivò a raggiungere tutto il sud est europeo. I turchi erano in realtà alle porte della città di Vienna e l'Imperatore Carlo V temeva avrebbero potuto raggiungere l'Italia dalla Sicilia attraverso Malta. Se Roma fosse stata raggiunta dai turchi, sarebbe stata la fine dell'Europa Cattolica. Fu questo il motivo per il quale i Cavalieri Ospitalieri vennero fatti arrivare a Malta. Il re offrì loro Malta, Gozo e la città di Tripoli nel Nord Africa, al prezzo simbolico di un falcone l'anno.
I cavalieri ritennero l'antica città di Mdina, l'allora capitale dell'isola situata nell'entroterra, non adeguata alle loro necessità, in quanto possedevano una flotta navale. Si stabilirono pertanto nella piccola città di Birgu, in uno dei porti naturali di Malta, l'attuale Porto Grande. Già dopo pochi anni anche questa città divenne troppo piccola, e nel 1554 costruirono Senglea, di fronte alla baia di Birgu.
Nel 1551 Tripoli cadde in mano turca e Gozo venne pesantemente saccheggiata. Seguirono gli assedi di Birgu e Senglea, nel 1565, registrati nella storia con il nome di Grande Assedio di Malta. L'isola per poco non venne occupata dagli Ottomani, ma i cavalieri, i cittadini, gli schiavi e gli aiuti arrivati dai paesi vicini, costrinsero i turchi alla ritirata. L'Europa era libera dalla minaccia turca e da quella islamica. Il Grande assedio portò a una delle più grandi vittorie della storia e i Cavalieri trasformarono l'isola in una fortezza adatta alla loro fama. Nello stesso anno gettarono le fondamenta per la città di La Valletta, che prese il nome dal capo dell'Ordine dei Cavalieri, Jean Parisot de la Valette, che aveva portato l'isola alla vittoria.
I Cavalieri persero popolarità nel corso del XVIII secolo. L'arrivo dei francesi nel 1798 fu salutato come l'arrivo dei liberatori. Le truppe di Napoleone catturarono Malta senza alcuna fatica, ma sconvolsero l'assetto sociale, militare ed amministrativo dell'isola.
Il governo francese su Malta durò però solamente due anni, perché i maltesi si ribellarono, con un assedio della città di Valletta che terminò con la liberazione dai francesi da parte degli inglesi. Gli inglesi avevano quindi la possibilità di rimanere sull’isola ma, per quanto non volessero che i francesi avessero questa base nel Mediterraneo, non sembrarono inizialmente molto interessati a rimanere a Malta. Dopo circa 15 anni di trattativa, i Maltesi preoccupati in particolare dal ritorno dei Cavalieri di Malta, offrirono agli inglesi il governo dell’isola, finalmente ratificato dal Congresso di Vienna del 1815.
Malta prosperò molto durante la dominazione inglese, in particolare divenendo parte della strategia difensiva britannica che portò a un rafforzamento delle fortificazioni militari, ma anche i porti commerciali vennero ingranditi. Durante la guerra di Crimea, fu evidente quanto importante fosse la posizione e il potere di Malta, e con l’apertura del Canale di Suez, Malta si trovava in posizione strategica per la navigazione tra l’Europa e l’Est, e i porti commerciali di Malta divennero frenetici negli scambi e nelle attività economiche. La popolazione crebbe moltissimo e si formarono più agglomerati urbani, per risolvere un vero e proprio problema di affollamento della regione di La Valletta. La crescita continua si arrestò all’inizio del XX secolo, con la crisi dei commerci; fenomeni di spostamenti migratori si registrarono a Malta, particolarmente verso le coste dell’Africa del Nord.
Nel periodo precedente alle guerre mondiali, Malta conobbe un forte declino dovuto alla competizione di importanti porti europei e al mancato investimento nel Mediterraneo da parte dell’Inghilterra, anche durante il primo conflitto mondiale, che portarono a povertà diffusa e irritazione. Una situazione esplosiva che culminò con le rivolte del 1919.
Nel 1921 Malta ottenne un governo indipendente, con un’assemblea composta da 32 membri eletti e 16 membri di una camera superiore. La politica interna era in mano ai Maltesi con l’Inghilterra che manteneva il controllo della politica estera e la difesa.
Con l’inizio della seconda Guerra mondiale nel 1939 Malta si trovò proprio nel fulcro del conflitto e subì moltissimi attacchi aerei da parte delle forze armate tedesche e inglesi.
Nel processo di decolonizzazione inglese, anche Malta ne fu parte. Il governo indipendente venne istaurato nel 1947, ma l’abbandono dell’Inghilterra in realtà causò soprattutto inizialmente una grande disoccupazione, in un momento in cui tutto era distrutto. Ne derivò un grande esodo verso Stati Uniti, Canada, Australia.
Dopo alcuni anni di trattative con il governo inglese si arrivò alla dichiarazione di indipendenza all’interno del Commonwealth, che si sarebbe definitivamente ratificata dopo 10 anni di accordo finanziario e di difesa con l'Inghilterra. Nel 1974, Malta ebbe la sua Costituzione e venne dichiarata Repubblica con Anthony Mamo primo Presidente. Le ultime truppe britanniche lasciarono Malta nel 1979, realizzando un sogno durato secoli di questa arcipelago, la sua indipendenza politica e la possibilità di prendere decisioni senza interferenza di altri poteri sovrani.
Malta è oggi parte delle Nazioni Unite e ha un ruolo attivo negli affari europei.
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