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giovedì 3 marzo 2016

#Tradizioni a Recoaro Terme - La chiamata di Marzo di Roberta degli Angeli





Come si dice che la tenacia rende forti.

Oggi i Recoaresi ne hanno dato la dimostrazione pratica.
Piove da più giorni, ma la manifestazione è andata in scena.
Imperterriti donne uomini e bambini, con ombrelli aperti, carri con coperture improvvisate, comunque tutti pronti alla partenza.
Con perfetta puntualità alle 14 hanno iniziato il loro percorso.
Già pensare ai carri con le persone riparate alla meglio vengono i brividi.

Anche i figuranti a piedi con ombrelli non sono mancati, perché la Chiamata di Marzo è una festa per tutti. Questa manifestazione si svolge ogni due anni, dato che per il suo svolgimento si chiude al traffico l'unica strada che porta al paese. Coinvolge tutte le contra' di Recoaro, ognuna di loro sceglie un tema cercandolo nei mestieri del passato riguardante il loro posto e lo fanno rivivere. Questa festa è cominciata nel lontano 28 febbraio del 1916 in una contra' molto in piccolo, un po'alla volta ha coinvolto le altre persone delle varie contra' così un po' alla volta è diventata una festa magnifica.

Camminando per le strade e nella piazza si percepisce la gioia non smorzata nemmeno dalla pioggia incessante.
I carri sfilano tra le persone che applaudono festosi al loro passare.
Sembra che non si senta più la pioggia battere sugli ombrelli aperti.
Un paese, che per una giornata prova le fatiche dei tempi passati, raccontandole a noi spettatori con lavori svolti magnificamente portati a spasso sui carri.

Sto scrivendo e li guardo dalla camera dell'hotel e mi accorgo che ha smesso di piovere. Speriamo che il tempo abbia premiato il loro non demordere.

Usciamo andiamo anche noi a vederli da vicino non dimentichiamo l'ombrello e prestissimo ci è servito ha ricominciato a piovere anche più forte di prima. Ma la caparbietà di esserci tutti, anche con i bimbi forse proprio loro i più entusiasti. I genitori con l'accordo della scuola avevano decido per un giorno in meno di vacanza a carnevale, per conservarlo per il lunedì dopo questa occasione.

Alla consegna dei diplomi segno della partecipazione il coordinatore dei carri ha ringraziato tutti dicendo “La gente la ne gha tegnu bota” ossia “ le persone sono rimaste assieme a noi” nonostante la situazione difficile con queste semplici parole ha ringraziato tutti della partecipazione e vicinanza.
 
 
Ecco alcune foto di questa bellissima giornata seppur con una pioggia torrenziatl
 

 

 
 
 
 
 
 




 

 
 




 
 






 
 

 
 
 
 


 
 




 

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