“Marco Colella giunge ad una
stilizzazione che coniuga la sintesi formale al tripudio del colore
stabilendo un’efficace sintonia tra la sua pratica pittorica e quella
della grafica del fumetto.
Le sue figurazioni connettono il
soggetto allo spazio in una visione caleidoscopica prismatica,
sottolineando i contorni, separando geometricamente
le zone cromatiche, eppure sortendo l’effetto unificante di un’immagine
congrua che non rinuncia ad evocare i volumi nei giochi di luce e
d’ombra. I suoi racconti sono frammenti di vita, ritratti di invenzione,
madonne oppure briganti, ma nella varietà tematica emerge l’imprinting
di un’iconizzazione sua propria, negli occhi grandi e rettangolari come
acquari, nelle labbra solide e chiuse, creando un pattern d’espressività
che diviene sua sigla” (Roberta Fiorini, Galleria Simultanea Spazi
d’Arte, Firenze).
da il Pickwick
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