Ho conosciuto Franco Margari in occasione delle riunioni presso la Casa
di Dante a Firenze. La sua attenzione è sempre alta, si sofferma sui
dettagli che poi lascia stratificare nei pensieri, quasi volesse
seminare − nel suo vissuto − ogni nuova esperienza. Guardando le sue
opere mi colpisce spesso la volontà, attraverso la luce, di aprire un
varco in una zona buia e di mostrarne la bellezza e la complessità. Come
se aprisse un forziere di gioielli, inesistenti fino ad un attimo prima
perché proprio perché protetti dal buio. Ed è proprio dal buio che
spesso emerge con violenza la preziosità dei pensieri di Margari; è dal
buio che trovano poi forza affidandosi ai colori. Quindi scava, cerca,
dare valore al pensiero e all’esperienza, Franco Margari.
da il pickwick
Nessun commento:
Posta un commento