Buongiorno, oggi è il 14 luglio.
Il 14 luglio 1933 in Germania viene promulgata la "legge per la protezione dei caratteri ereditari al fine di migliorare la razza ariana tedesca" .
Legge per la quale chiunque è affetto da malattie ereditarie può essere sterilizzato chirurgicamente se a giudizio della scienza medica "sia prevedibile che la sua progenie possa presentare gravi difetti fisici o mentali" quali: Frenastenia congenita, Schizofrenia, Depressione maniacale, Epilessia congenita, Ballo di San Vito ereditario (Corea di Huntington), Cecità ereditaria, Sordità ereditaria, Gravi malformazioni ereditarie. A queste patologie viene associato anche chi è affetto da alcolismo cronico.
Secondo la legge chiunque può richiedere di essere sterilizzato. Qualora il richiedente è incapace o sotto tutela per problemi di salute mentale oppure perché non ha ancora compiuto il 18° anno di età, la richiesta può essere presentata dal proprio tutore o dal rappresentante legale.
La richiesta di sterilizzazione deve essere accompagnata da un certificato redatto da un cittadino autorizzato dal Reich Tedesco attestante che la persona da sterilizzare è stata informata della natura e delle conseguenze della sterilizzazione.
La sterilizzazione può anche essere prescritta da un ufficiale medico o da un funzionario che presta servizio in un ospedale, in un sanatorio o in una prigione.
La richiesta di sterilizzazione deve essere presentata per iscritto all'Ufficio della Corte per la Sanità Ereditaria oppure redatta da un funzionario dell'Ufficio stesso, le cui procedure "sono segrete".
Esattamente cinque anni più tardi, il 14 luglio 1938, nelle pagine del Giornale d'Italia, viene pubblicato il Manifesto della Razza, con il titolo "il fascismo e i problemi della razza".
Il Manifesto della Razza contiene i risultati di uno studio condotto da un gruppo di scienziati e docenti universitari fascisti, secondo cui “le razze umane esistono” e che “esiste ormai una pura razza italiana” e che “gli ebrei non appartengono alla razza italiana”.
Con questa pubblicazione di fatto nasce l’antisemitismo dello Stato italiano, che portò alla promulgazione delle leggi razziali, lette per la prima volta il 18 settembre 1938 a Trieste da Benito Mussolini, in occasione della sua visita in città.
Per l’Italia di allora si trattava di posizione nuove, nonostante al proprio interno non mancassero correnti e idee permeate di razzismo. Il documento va contestualizzato nell’alleanza che si faceva via via sempre più stretta con la Germania, che esattamente cinque anni prima, come detto, aveva promulgato la Legge per la protezione dei caratteri ereditari, che faceva seguito alla Legge per il rinnovo dell’amministrazione pubblica del 7 aprile 1933, le prime due leggi razziali naziste.
Il 14 luglio è una delle date nere della storia del popolo ebraico. In Germania e in Italia diventa tangibile e manifesto l’odio verso gli ebrei, che culminerà nelle deportazioni e nelle uccisioni di milioni di persone nei campi di sterminio.
Nessun commento:
Posta un commento