Cerca nel web

martedì 3 giugno 2025

#AlmanaccoQuotidiano, a cura di #MarioBattacchi


 Buongiorno, oggi è il 3 giugno.

Il 3 giugno 2017 in piazza San Carlo, a Torino, oltre 30mila persone si sono date appuntamento per assistere alla proiezione della finale di Champions League tra bianconeri e Real Madrid, in programma a Cardiff. 

Alle 22.15, il  Real Madrid segna il terzo gol: la delusione in piazza San Carlo è grande. La Juventus è sotto per 3-1 e sta per dire addio al sogno di conquistare la Champions League.  Quattro giovani approfittano dello scoramento dei tifosi per tentare una rapina con lo spray urticante. Uno di loro poggia il dito sulla bomboletta che ha portato da casa e spruzza in aria una sostanza urticante che colpisce le persone che gli sono accanto. Lo spray al peperoncino spruzzato in aria provoca la fuga delle persone che si trovano accanto ai quattro rapinatori. È il panico: a migliaia cercano di scappare dalla piazza ma molti di loro cadono a terra e vengono calpestati dalla folla impazzita.

I rapinatori fuggono a loro volta ma vengono ripresi dalle telecamere: le tracce si perdono in via XX Settembre. In piazza c'è sangue ovunque. Nessuno dei presenti, quasi tutti ragazzi, sa spiegare cosa sia davvero accaduto. C'è chi parla di un attacco terroristico, qualcuno addirittura sostiene di aver udito frasi pronunciate in arabo. 

l bilancio è da incubo: oltre 1500 feriti, alcuni gravissimi. Fra questi Erika Pioletti, 38 anni, in piazza per vedere la partita insieme al compagno. Erika morirà in ospedale dopo dodici giorni di agonia. Un’altra donna, Marisa Amato, morirà il 25 gennaio 2019 per le ferite riportate in piazza: era rimasta tetraplegica.

Dieci le persone colpite - dopo alcuni mesi dalla tragedia - dai provvedimenti dell’autorità giudiziaria torinese nell’ambito dell’inchiesta. Per sei scattò la custodia cautelare in carcere. Si tratta di una banda di giovani tra i 18 e i 20 anni. Quattro dei dieci, erano presenti in piazza San Carlo la sera del 3 giugno. Il primo a confessare è stato Sohaib Bouimadaghen, nato a Cirié nel 1998, cittadino italiano residente a Torino.  Gli indagati, inizialmente 21, sono diventati 15, accusati di omicidio, lesioni e disastro colposi. Tra i primi vertici istituzionali ad essere coinvolti nell’inchiesta anche la allora sindaca di Torino Chiara Appendino, il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana, l’ex questore di Torino Angelo Sanna, il suo ex capo di gabinetto Michele Mollo e i dirigenti di Turismo Torino, l’ente comunale che materialmente organizzò la manifestazione: il presidente Maurizio Montagnese e il suo vice Danilo Bessone.

Per i fatti del 3 giugno a Torino ci sono stati più tronconi di indagine. Il complesso processo è iniziato nel 2018. Il 17 maggio 2019, i ragazzi responsabili dello scatenarsi del panico a scopo di rapina sono stati condannati a 10 anni di carcere dal Tribunale di Torino per omicidio preterintenzionale.

Per Chiara Appendino e Paolo Giordana la corte d'assise d'appello di Torino il 20 gennaio 2025 ha confermato le condanne e disposto una pena di un anno, 5 mesi e 23 giorni di carcere.

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog

Archivio blog