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lunedì 13 dicembre 2021

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 13 dicembre.
Il 13 dicembre 1982, alle 20:45, una grande frana profonda, ricordata come "frana Barducci", si mise in movimento immediatamente a nord del porto di Ancona.
La frana coinvolse diversi quartieri della città: Posatora, Borghetto e parzialmente Torrette, quartieri periferici situati proprio sul pendio interessato dallo smottamento. L'esteso movimento franoso danneggiò due ospedali e la Facoltà di Medicina dell'Università di Ancona, danneggiò e distrusse completamente 280 edifici, per un totale di 865 abitazioni, divelse la ferrovia e danneggiò la strada costiera su di un fronte di circa 2,5 chilometri.
Il disastro obbligò le autorità ad evacuare 3.661 persone (1.071 famiglie) dall'area colpita dal dissesto.
Dal 1982 ad oggi questa frana però non si è mai fermata: il terreno smottato ha continuato a produrre piccoli e impercettibili movimenti, fino ad un recente periodo di sostanziale "calma piatta".
Ma dopo le abbondanti precipitazioni nevose di qualche anno fa e dopo 30 anni di monitoraggio quotidiano del suolo crollato, gli studiosi hanno rilevato un movimento che ha aumentato la loro attenzione: il terreno nel 2012 si è mosso di altri 4mm.
Data la presenza al di sotto della frana di una falda acquifera si era supposto che la nevicata di quell'anno avesse aumentato il volume dell'acqua causando uno scivolamento del suolo.
Ma i geologi, che studiano 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno il movimento della frana, hanno scongiurato questa ipotesi: "Abbiamo monitorato costantemente la situazione: la falda è nella stessa identica situazione di sempre [...]Siamo dotati di un sistema sensoriale - viene precisato dagli stessi - che ci permette di vedere se lo scioglimento delle nevi aumenta oppure no la falda acquifera".
Le cause dello spostamento di quei 4 mm dunque sono ancora da individuare e da ricercare attraverso lo studio e il monitoraggio del suolo e degli eventi che avvengono intorno ad esso, ed è per questo motivo che gli studiosi riferiscono appunto di aver aumentato la vigilanza.

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