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venerdì 15 gennaio 2021

#Almanaccoquotidiano, a cura di #MarioBattacchi

Buongiorno, oggi è il 15 gennaio.
Il 15 gennaio 1759 apre a Londra il British Museum.
Il British Museum è il primo museo pubblico nazionale al mondo. Fin dalle origini consentiva ingresso libero a tutti "gli studiosi e le persone curiose". Il numero dei visitatori è aumentato da circa 5000 l'anno del diciottesimo secolo ai quasi 6 milioni di oggi.
La nascita del museo si deve alla volontà di Sir Hans Sloane (1660-1753), fisico, naturalista, collezionista.
Sloane nella sua lunga vita raccolse più di 71000 oggetti che voleva fossero conservati dopo la sua morte. Perciò lasciò l'intera collezione a Re Giorgio II in cambio di un pagamento di 20.000 sterline per i suoi eredi.
Le collezioni originali consistevano per lo più in libri, manoscritti e reperti antichi (incluse monete, medaglie, dipinti e disegni), e materiale etnografico. Nel 1757 a tali collezioni Re Giorgio aggiunse la "antica biblioteca reale" dei sovrani d'Inghilterra.
La prima apertura al pubblico avvenne il 15 gennaio 1759. Inizialmente fu ospitata in un palazzo del XVII secolo, la Montagu House, a Bloomsbury, ove sorge la sede odierna.
Tranne che in occasione delle due guerre mondiali, il Museo è sempre rimasto aperto da allora, aumentando di volta in volta gli orari di apertura.
Nei primi decenni del diciannovesimo secolo vi furono un buon numero di acquisizioni di alto livello, tra le quali la Stele di Rosetta (1802), la collezione Townley di sculture classiche (1805), e le sculture del Partenone (1816).
Nel 1823, grazie al dono alla nazione da parte di Giorgio IV della biblioteca del padre, si rese necessaria la costruzione del palazzo quadrangolare di oggi, ad opera di Sir Robert Smirke (1780-1867).
Nel 1857 furono completate sia la costruzione quadrangolare che la Sala di Lettura circolare.
Nel 1880, per dare maggiore spazio alle collezioni sempre più grandi del Museo, le collezioni di Storia Naturale furono spostate in una nuova costruzione a South Kensington, che divenne il Museo di Storia Naturale.
Il Museo venne coinvolto in moltissime opere di scavo all'estero. Le sue collezioni assire divennero la base per comprendere la scrittura cuneiforme, così come la Stele di Rosetta fu fondamentale per comprendere i geroglifici egizi.
Una figura fondamentale di questo periodo fu Sir Augustus Wollaston Franks (1826-97). Assunto dal museo nel 1851, fu il primo responsabile del materiale medievale e britannico.
Franks espanse la collezione in nuove direzioni, raccogliendo non solo antichità medievali, ma anche oggetti preistorici, etnici e archeologici da tutta Europa e oltre, fino ad oggetti d'arte orientale.
I visitatori aumentarono notevolmente durante il diciannovesimo secolo, attraendo folle di ogni età e classe sociale, specialmente nelle giornate di festa.
Il ventesimo secolo vide una grande espansione dei servizi al pubblico. La prima guida completa al Museo fu pubblicata nel 1903 e la prima guida alle letture nel 1911.
Nel 1970 si procedette ad un intenso lavoro di ristrutturazione delle gallerie e dei testi di accompagnamento alle opere; inoltre venne creata una piccola e dedicata casa editrice.
Nel 1973 la biblioteca entrò in una nuova organizzazione, la British Library, ospitata nel Museo fino al 1997 quando poi fu trasferita in una nuova palazzina a St Pancras.
Il Grande Cortile Regina Elisabetta II, costruito nel luogo lasciato vacante dalla biblioteca, riflette la più recente espansione del Museo. E' il più grande spazio pubblico coperto d'Europa (2 acri). Al centro vi è la Stanza di Lettura restaurata, intorno alla quale furono costruite nuove gallerie e un centro educativo.
Il Museo ha celebrato il suo 250esimo anniversario nel 2003 con il restauro della Biblioteca del Re, la stanza più antica del Museo, e il lancio di una nuova esibizione permanente: Alla scoperta del mondo nel diciottesimo secolo.
Nel ventunesimo secolo il Museo ha continuato l'espansione della sua offerta aprendo quattro nuove gallerie permanenti tra il 2008 e il 2009: Ceramiche cinesi, orologi e pendole, Europa tra il 1050 e il 1540, il tempio sepolcrale di Nebanum: vita e morte nell'antico Egitto.
Il Museo è attualmente impegnato nel progetto della sua prossima grande costruzione: il Centro mondiale di Conservazione ed Esposizione, che includerà un nuovo spazio espositivo temporaneo.
Nel 2009 il Museo ha ricevuto il riconoscimento del Carbon Trust Standard, per i suoi sforzi nel ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica.

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