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sabato 15 marzo 2025

#AlmanaccoQuotidiano, a cura di #MarioBattacchi


 Buongiorno, oggi è il 15 marzo.

Il 15 marzo 2019 milioni di studenti in tutto il mondo scendono in piazza a difesa del clima, ispirati da Greta Thumberg e dai suoi "Fridays for future".

Il movimento ispirato dalla giovane svedese Greta Thunberg porta in piazza i giovani di tutto il mondo per ribadire l’urgenza di interventi che abbiano un reale impatto sul cambiamento climatico e che garantiscano la sostenibilità ambientale.

Sono oltre 1.300 nel mondo le località (e quasi 100 i Paesi) in cui gli studenti sono scesi in piazza, il 15 Marzo 2019, per richiamare gli adulti alle loro responsabilità in materia di cambiamento climatico. Una mobilitazione senza precedenti, soprattutto per l’età media dei partecipanti: andarono in manifestazione bambini dall’età del nido fino all’università. Gli studenti di tutto il mondo hanno risposto in modo inaspettato alla chiamata di chi sa che non c’è più un minuto da perdere.

Il movimento #FridaysForFuture è nato nell’agosto del 2018, su ispirazione della allora 16enne svedese Greta Thunberg che da settembre sostava, ogni venerdì, davanti al Parlamento del suo Paese, per protestare contro la mancanza di iniziative concrete che potessero fermare il cambiamento climatico.

La giovane - che ha una storia personale commovente e che ha trovato nella causa del clima la forza per superare una forma di mutismo selettivo che l’aveva colpita nell’infanzia – è diventata la testimonial di una campagna che sembra acquisire forza giorno dopo giorno e che si propone di andare avanti finché non saranno messe in atto le misure per il contenimento del riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C di aumento previsti dagli accordi di Parigi. 

E l’esempio è ancora più efficace dal momento che Greta Thunberg ha applicato innanzitutto a se stessa i principi di sobrietà che sono necessari a ridurre l’impatto antropico sul clima: è vegana, non viaggia più in aereo ma solo in treno e cerca di ridurre al massimo i consumi non strettamente necessari.

“È in gioco il futuro del Pianeta, il nostro futuro” ha dichiarato. “E non possiamo aspettare che sia la mia generazione a prendere il potere: sarà troppo tardi per la Terra. Dovete agire voi adulti, adesso. Stiamo segando il ramo dell’albero su cui siamo seduti”.

In molti Paesi, soprattutto nel Nord Europa, i dirigenti scolastici hanno aderito ufficialmente alla protesta: i ragazzi sono andati in piazza senza che la loro assenza da scuola venisse conteggiata. In altri, tra cui l’Italia, la mobilitazione è stata lasciata alla libera scelta dei singoli.

Per le scuole, e in generale per il mondo dell’educazione, si è trattata comunque di una grande opportunità per far entrare il tema del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale nelle aule scolastiche, fornendo ai giovani, sempre pronti a mettersi in gioco in prima persona, anche le conoscenze teoriche e pratiche per rendere la loro azione più incisiva.

Le nuove generazioni, dice il movimento #FridaysForFuture, sanno che è necessario agire, e in fretta: gli adulti saranno capaci di ascoltare la saggezza che viene dai più giovani?

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